Capone & BungtBangt

Ora voi direte: "Ma questo Capone ha fondato i Capone & BungtBangt come risposta all'emergenza rifiuti della Campania?"
Niente di più sbagliato!

Forse, Capone & BungtBangt nascono da mia nonna.
Mia nonna costruiva, per suo diletto, delle bambole con cose che normalmente sarebbero finite nella pattumiera. Conservo ancora una di queste bambole: look anni'30 fatta con la retina delle patate come vestito, quella per il caciocavallo come sottoveste e calzamaglia, dei vecchi bottoni come occhi, per orecchini degli anelli di portachiavi, mentre il velo della “dama” era fatto con quella specie di garza che avvolge i confetti delle bomboniere... molto elegante ed a costo zero!

Forse, un contributo lo ha dato anche mio padre.
Mio padre non era appassionato a nessun tipo di manualità e non ha mai fornito la nostra casa di attrezzature da lavoro. Per questo, nella mia infanzia, per costruire qualcosa ho sempre dovuto adattare all'uso degli attrezzi improbabili: lo schiaccianoci al posto della pinza, dei coltelli a punta arrotondata al posto del giravite ecc.

E last but not least, il terzo elemento costitutivo di Capone & BungtBangt: un amore sviscerato per la natura e la musica come scelta di vita... non di lavoro.

Quando sei fluido, segui un onda che non puoi dirigere e ti lasci trasportare, dai solamente dei colpi di pagaia per indicare una direzione, senza cercare di remare inutilmente controcorrente. E' proprio in questi momenti che la vita ti darà un sacco di opportunità.
E' successo così, semplicemnte: a un certo punto ho avuto la grande opportunità di fondere tutte le mie attitudini in un unico progetto. E' stata la musica che mi ha suggerito questo percorso.

Nel '99 ho azzerato tutta la mia storia precedente, che era tanta, e ho cominciato la mia nuova ricerca. Ho messo in piedi una band tutta da scoprire, con strumenti tutti da inventare e con musiche tutte da creare.

Dei musicisti del primo periodo è rimasto solo Mr. Paradais che, da grande batterista, ha saputo trasformarsi in un grande bassista con un basso da lui costruito.

Zelo, Maestro Zannella sono arrivati qualche anno dopo, portando con loro un enorme bagaglio di energia.
Zello è un batterista che è diventato chitarrista e che a sua volta ha costruito con le sue mani la mazzarra...è un liutaio ad impatto zero!

Zannella è nato BungtBangt: ci hanno raccontato che da bambino si costruì una buatteria molto simile a quella che suona oggi... era destino!

In Italia, le storie delle band sono sempre molto travagliate: devi tenere la barra dritta perchè niente ti aiuta... o lo fai tu o ti sciogli nel nulla.
Le difficoltà a me ed ai miei compagni non ci hanno mai indebolito, ecco perchè oggi abbiamo anche Frankie che è stato capace di rendere effettivo un pensiero che da tempo volevo realizzare: prendere delle tastiere giocattolo e fare assurgere al ruolo di vere e proprie tastiere. Ci vuole coraggio per passare dal piano Stenway a dei giocattolini senza sentirsi sminuiti e riuscire così nalla magia della trasformazione.

Noi siamo come la fatina di Cenerentola: trasformiamo le cose povere e senza valore in splendidi strumenti musicali di inestimabile valore...questa è la nostra magia! Questi siamo noi.